La sinergia per rispondere alla crisi del lavoro

#ORIZZONTEFANO mostra le dinamiche occupazionali del territorio

Fano, 20 febbraio 2017 – Quali sono le politiche di reinserimento lavorativo da adottare? Come sostenere l’ingresso di giovani e donne nel mondo dell’imprenditoria? Come ridare fiducia e sostenere con servizi e opportunità le famiglie fanesi? Sono alcune delle considerazioni necessarie per ripensare la Fano del 2030, per costruire un #ORIZZONTEFANO, il piano strategico della città alla luce dei dati relativi all’occupazione e alle conseguenze sui redditi delle famiglie fanesi.

La presentazione dei dati relativi alle dinamiche del lavoro - #ORIZZONTEFANO, Piano strategico
La presentazione dei dati relativi alle dinamiche del lavoro – #ORIZZONTEFANO, Piano strategico

Valori elaborati dall’Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo” e illustrati questa mattina dal sindaco Massimo Seri, dall’assessore all’Urbanistica Marco Paolini, dall’assessore alle Attività Produttive Carla Cecchetelli e dall’assessore ai Servizi Sociali Marina Bargnesi.
“La sinergia tra i vari livelli di politiche (che consistono sia in incentivi alle imprese, sia in percorsi di formazione) è fondamentale – ha detto il primo cittadino Massimo Seri -. Soprattutto per Fano, una città che ha dovuto, da sempre, contare sulle proprie forze e sulle attività dei privati”.

Sinergia come condizione imprescindibile anche per l’assessore Bargnesi: “Per essere efficienti gli interventi di supporto devono essere integrati e coinvolgere Amministrazione, Caritas, sindacati e realtà imprenditoriali locali. I dati elaborati parlano di nuove povertà. Oggi le famiglie che chiedono aiuto, sostegno e servizi di assistenza sono famiglie fanesi, sono quella classe media che più ha subito un impoverimento. È qui che l’Amministrazione si sta inserendo impegnandosi per sostenere con bandi anticrisi e misure ad hoc per l’accesso a beni alimentari, per promuovere lavoro sollecitando gli imprenditori a collaborare. Parliamo, ad esempio, dei tirocini formativi che l’Ammistrazione sostiene economicamente e favoriscono l’inserimento lavorativo dei disoccupati che lo svolgono”.

Per Marco Paolini, assessore all’Urbanistica, “i numeri mostrano diversi scenari a cui dar risposta. Tra le criticità più evidenti c’è la crescita del numero di cittadini sotto la soglia di povertà e, tra questi, di molti lavoratori che non riescono ad arrivare a fine mese. Dobbiamo dare sostegno al reddito ed evitare l’emigrazione lavorativa, favorire la parità di genere e capire come rafforzare il settore terziario, incentivando ad esempio le start-up senza dimenticare le aziende che da sempre sono garanzia di lavoro per il territorio”.

Da sinistra: il sindaco di Fano Massimo Seri, l'assessore Marina Bargnesi, l'assessore Marco Paolini, l'assessore Carla Cecchetelli del Comune di Fano - #ORIZZONTEFANO, Piano strategico
Da sinistra: il sindaco di Fano Massimo Seri, l’assessore Marina Bargnesi, l’assessore Marco Paolini, l’assessore Carla Cecchetelli del Comune di Fano – #ORIZZONTEFANO, Piano strategico

POPOLAZIONE ATTIVA
La popolazione attiva è composta dalla forza lavoro del territorio, quindi occupati, disoccupati, persone alla ricerca della prima occupazione e si differenzia da quella composta da coloro che non possono o hanno scelto di non lavorare (non attivi).
Dal 1991 al 2011 la città registra una crescita di “attivi” del 28% (si passa dal 22.905, pari al 42,5% del 1191 al 29.393, pari al 46,7% dei fanesi, nel 2011); una crescita superiore a quella della popolazione residente (16%). Tale aumento si suppone sia dovuto all’immigrazione, prevalentemente di lavoratori, e all’ingresso progressivo di un numero sempre maggiore di donne nel mercato del lavoro (dal 39% del 1991 si passa al 45% del 2011).
Nel 2011, la percentuale di chi ha un lavoro tra gli “attivi”, è del 90,3%. Cifra composta, per il 44,1% da donne, percentuale accresciuta nel tempo (nel 2011 era del 37,2%) a causa di diversi fattori: accesso all’istruzione, necessità di un doppio stipendio in famiglia, maggiore propensione femminile alla carriera, sgretolamento dei ruoli di genere e della famiglia, terziarizzazione dell’economia.

DISOCCUPAZIONE
Nel 2016 il tasso di disoccupazione (valore relativo alla popolazione “attiva” in cerca di lavoro) in Provincia di Pesaro e Urbino ha raggiunto il 12% circa (nel 2011 era del 7,8%, la percentuale della Regione è del 9.9%). Un valore che è quasi raddoppiato tra il 1991 (1.203 disoccupati) e il 2011 (2.281 disoccupati) sfavorendo soprattutto le donne (che in totale registrano una disoccupazione del 9,4% rispetto agli uomini del 6,4%) e gli stranieri che hanno il doppio di probabilità di essere disoccupati. Per i giovani di età compresa tra 15 e 24 anni della provincia, nel 2015, tasso di disoccupazione è del 34,6%.

AMMORTIZZATORI SOCIALI
Le ore di cassa integrazione (rivolte per la gran parte agli operai, penalizzati dalla crisi rispetto agli impiegati) autorizzate a Fano sono aumentate di 7 volte, nel decennio 2005-2015, passando da 1.034.202 a 7.106.460.

REDDITI DEI LAVORATORI
I redditi segnano un tracollo. A fronte di una riduzione dell’1,6% su scala regionale, Fano segna un distacco preoccupante. Tra il 2008 e il 2014 il tasso di variazione registra un
-12,3% (Pesaro – 3,3% e Senigallia un +4,6%): in termini assoluti significa un calo dai 1.551€ al mese del 2008 ai 1.361€ al mese del 2014. Spalmando il dato sulla composizione delle famiglie se ne ricava che i redditi medi individuali tra il 2008 e il 2014 subiscono una perdita di 200€. Una contrazione forte, che in molti casi, ad esempio, ha costretto i fanesi a rivolgersi alla Caritas diocesana. Nel 2011 gli italiani che hanno bussato alle porte della struttura parrocchiale fanese sono stati il 46%, nel 2014 il 51%. Crescono i passaggi e i servizi di assistenza chiesti da pensionati e dai “working poor” i lavoratori “con un basso livello di reddito, quelli per i quali lo stipendio non è sufficiente per arrivare alla fine del mese” spiega Paolini.
Gli utenti della Caritas, in generale, sono aumentati del 3,3% dal 2011 al 2014 ma la media dei passaggi per persona è salita dal 2% al 79,5%.

L’OST “FORO URBANO”
Dall’analisi socio-demografica, lavorativa ed economica sarà possibile riflettere sulla Fano che verrà durante il FORO URBANO, l’Ost in programma sabato 4 marzo, dalle 9 alle 13, alla Mediateca Montanari. L’appuntamento è aperto a tutti coloro che desiderano condividere idee e progetti.
Per partecipare è necessario iscriversi compilando il form presente nel sito www.orizzontefano.it fino al 28 febbraio o rivolgendosi all’U.R.P. del Comune, dal lunedì al sabato, dalle ore 8.30 alle 13.00, in piazza XX Settembre (t. 0721 887523). Info anche nella pagina Facebook @orizzontefano.

it_ITItalian
it_ITItalian